
👾 La creatività digitale è nata nelle chat. E noi eravamo già connessi.
C’erano una volta le chat.
Non quelle di oggi con emoji animate e filtri bellezza.
Parliamo di quelle vere: MIRC, ICQ, MSN, i nickname colorati, le emoticon fatte con i due punti e la parentesi.
Era lì che si muovevano i primi pixel di creatività digitale.
Chi c’era lo sa:
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Si smanettava con i comandi per cambiare font, colore, layout.
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Si creavano avatar, firmine animate, siti in HTML per la propria crew.
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Si imparava a raccontarsi con poche righe, spesso con un nickname e una frase status.
Non era “grafica”.
Non era “branding”.
Era espressione personale pura, in formato digitale.
💬 Le prime forme di storytelling digitale
Molto prima degli influencer, c’erano i mod delle chat, i gestori dei canali, i primi che capivano quanto fosse importante curare la comunicazione.
Il messaggio era il re.
Il modo di presentarsi, il tono, l’icona che sceglievi… tutto parlava di te.
La creatività digitale nasceva lì, tra uno script in mIRC e un tema in Winamp.
🚀 Da lì a oggi: un filo diretto
Oggi, fare un post su Instagram o un reel TikTok è una forma più evoluta, ma la logica non è poi così diversa:
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Raccontarsi in modo originale
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Trovare il proprio stile
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Usare il digitale come linguaggio
Ecco perché noi di Mirc2Pixel non dimentichiamo le origini.
Perché la vera innovazione parte da chi ha vissuto il tempo in cui ogni pixel era un gesto creativo.
🔁 Condividere, non solo pubblicare
Oggi il rischio è pubblicare per riempire spazi.
Ma noi crediamo che ogni contenuto debba raccontare qualcosa, come facevamo in chat: col cuore e con il cervello.
Perché il digitale è bello, ma se ci metti dentro l’anima… è tutta un’altra cosa.